Prodotto destinato ai soli fumatori adulti. Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori.
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Dall'accendino ecologico alle alternative green per fumatori

Accendino ecologico

Uno dei gesti più importanti del rito del fumo consiste nell’accendere la sigaretta, che si tratti di una classica bionda o di una sigaretta fatta a mano. L’accendino è uno strumento imprescindibile per qualsiasi fumatore, il problema è che ha anche un notevole impatto ambientale. Una domanda allora è d’obbligo: esiste un’alternativa green all’accendino? Per chi vuole contribuire a ridurre l’impatto ambientale del fumo, esistono gli accendini ecologici e diverse alternative green davvero valide. Scopriamole insieme in questo articolo.

Accendini: inquinamento usa e getta

L’accendino è un oggetto fondamentale per qualsiasi tabagista. Ma viene perso di continuo, magari dimenticato in fondo ad una borsa o nella tasca di un cappotto, oppure viene preso in prestito da qualcuno che finisce col non restituirlo. Questo accade soprattutto per gli accendini usa e getta: oggetti di scarso valore e facilmente reperibili in molti negozi a cui si presta poca cura.
Normalmente ne basterebbe uno per ogni fumatore per molte settimane, ma proprio per questi motivi si finisce spesso col ricomprarli più volte.
I comuni accendini usa e getta, però, sono fatti di plastica e, di conseguenza, la loro diffusione e dispersione incontrollata (che va oltre le necessità individuali), non fa altro che impattare sull’ambiente e sull’inquinamento.

Diffusione degli accendini

Gli accendini usa e getta che conosciamo oggi sono entrati nella quotidianità dei fumatori da più di 50 anni. La loro origine si lega ad una intuizione del barone Marcel Bich negli anni settanta: Bich cercava una soluzione più pratica e maneggevole per accendere pipe e sigarette rispetto ai tradizionali fiammiferi. L’accendino usa e getta è entrato persino nei musei, come protagonista di collezioni di design del Moma di New York e del Centre Pompidou di Parigi.
Ogni anno vengono venduti miliardi di accendini in tutto il mondo. Questo vuol dire anche miliardi di pezzi di plastica e componenti metalliche che non possiamo riciclare.

Inquinamento degli accendini: dove smaltirli

Ma quanto inquina un accendino? Molto, troppo. A causa della sua conformazione, l’accendino non può essere riciclato e va smaltito nei rifiuti indifferenziati.
È composto essenzialmente da tre elementi: il corpo in plastica (circa 10 grammi di plastica), il meccanismo di accensione che è per lo più in metallo e il liquido contenuto al suo interno. L’accendisigari utilizza del combustibile come il GPL. Questi viene acceso da una pietrina o da un dispositivo piezoelettrico da cui parte la scintilla che dà il via alla combustione.

La presenza del combustibile crea dunque anche un altro problema: buttare nei rifiuti indifferenziati del combustibile, pur se presente in piccole quantità, può infatti essere molto pericoloso. Per questo, prima di gettare l’accendino, è fondamentale accertarsi che il liquido al suo interno non ci sia più.

Accendini ecologici: un’alternativa ecosostenibile vecchia di secoli

Abbiamo visto che l’accendino tradizionale usa e getta è inquinante perché prodotto con la plastica ma non riciclabile. Allora quali possono essere le alternative ecologiche?
Una delle alternative più semplici è in realtà vecchia di secoli: si tratta dei fiammiferi. Per tanti anni sono stati sinonimo di scomodità ed è anche a causa loro che sono stati inventati gli accendini usa e getta commerciali. Eppure i fiammiferi rappresentano un’alternativa valida, economica ed ecologica per accendere sigarette, pipe e sigari.

Negli ultimi anni sono tornati di moda, grazie a chi è attento alla causa ambientale, ma anche grazie al gesto che molti fumatori adorano fare. Accendere un fiammifero, sfregando la capocchia rossa contro la superficie ruvida della scatolina, è a sua volta un rito. Una gestualità che molti fumatori, negli ultimi tempi, hanno adottato e a cui non sono disposti a rinunciare.

Ma inquina di più l'accendino o i fiammiferi? Produrre e smaltire i fiammiferi è decisamente meno inquinante che produrre e smaltire accendini usa e getta (abbiamo visto che non è possibile riciclare gli accendini usa e getta). I cerini, infatti, sono piccoli stecchini di legno e, in quanto tali, possono essere conferiti nella raccolta dell’organico. Questo vale sempre, anche quando sono stati usati. Salvo differenti comunicazioni da parte del Comune che gestisce la raccolta differenziata.

Accendini meno inquinanti: i ricaricabili

Per chi non riesce a dire addio all’accendino vero e proprio, però, esiste la possibilità di tornare indietro nel tempo per trovare una soluzione meno inquinante. Come? Passando ad un accendino ricaricabile, non usa e getta. Il meccanismo è lo stesso: un liquido combustibile genera una fiamma, fatta partire grazie a una scintilla. A differenza dei tradizionali usa e getta, però, non si gettano quando si esaurisce il liquido combustibile, ma vanno ricaricati.

Solitamente gli accendini ricaricabili sono fatti di metallo, anche se non mancano anche delle varianti in plastica. Questi ultimi costano meno degli accendini in metallo, ma sono meno inquinanti dei “fratelli” usa e getta, a patto che non vengano smarriti con la loro stessa frequenza.

Un accendino ricaricabile in metallo ha diversi vantaggi. Il primo consiste proprio nella sua “presenza”. Sono di solito più pesanti e hanno una certa sostanza. Questo rende il loro smarrimento più difficile. Il secondo vantaggio riguarda la durata. Un accendisigari ricaricabile è destinato a resistere nel tempo, anche per decenni, se la manutenzione è accurata. Di conseguenza il prezzo è più elevato e, proprio per questo, Il fumatore è più attento a non perdere il prezioso oggetto.

La scelta di un liquido combustibile ecologico per la ricarica

Abbiamo detto che l’accendino ricaricabile va periodicamente rifornito di liquido combustibile. Ma va detto che anche la scelta del combustibile può essere orientata verso alternative più sostenibili e attente nei confronti dell’ambiente.

L’olio ecologico bio per accendino, per esempio, è tra le soluzioni più apprezzate tra chi ha adottato una nota marca di accendisigari ricaricabile in metallo che solitamente utilizza la benzina come liquido combustibile.

La soluzione ecologica senza gas o liquidi

Esiste, poi, una ulteriore alternativa ai classici accendini che addirittura non utilizza gas o liquidi combustibili. Si tratta dell’accendino ricaricabile antivento ecologico elettrico con ricarica usb senza fiamma.
Simili agli accendisigari per auto, rappresentano la scelta ideale per eliminare del tutto gas o liquidi. Il funzionamento è davvero molto semplice. L’accendino ricaricabile USB riesce e gestire diverse centinaia di accensioni per ricarica. Questo dato cambia, ovviamente, da modello a modello, ma si parla quasi sempre di circa 300 accensioni e ogni ricarica completa avviene in circa 20 minuti. Basta collegare il dispositivo o a una comune presa di rete elettrica o alla porta USB del computer.

Questi accendini ricaricabili elettrici sono comodi, inoltre, perché, essendo senza fiamma, sono anche antivento. Pertanto sono perfetti per essere usati senza problemi anche all’aperto. Non avendo gas, poi, sono consentiti per l’imbarco in aereo, a differenza di tutti i tipi di accendini tradizionali con liquido combustibile.

Accendino ecologico o sigaretta elettronica?

Infine esiste un’opzione che può rappresentare una valida alternativa alla sigaretta tradizionale e non necessita di accendini: si tratte della sigaretta elettronica.

Quasi tutti i modelli di accendino ecologico elettrico con ricarica usb e senza fiamma sono dotati di spegnimento automatico dopo pochi secondi. Questa opzione garantisce la massima sicurezza e autonomia del dispositivo.

Le sigarette elettroniche non contengono né tabacco né catrame. Non avviene alcuna combustione, quindi non vengono sprigionati fumi che saturano gli ambienti. Infine il loro utilizzo non produce mozziconi di sigaretta, che sono fortemente inquinanti e impattano in maniera consistente sul decoro urbano.
Le sigarette elettroniche, come myblu® offrono un’ampia varietà di aromi, diverse gradazioni di nicotina e sono decisamente facili da usare.