Prodotto destinato ai soli fumatori adulti. Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori.
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Sigarette al mentolo vietate in Italia: quali sono le alternative?

Sigarette al mentolo vietate in Italia

Il divieto per le sigarette al mentolo è in vigore da maggio 2020. Quali sono le alternative per chi non vuole rinunciare alla sigaretta al mentolo?

Il mentolo è un aroma utilizzato da moltissimi anni nell’industria del tabacco. La sua fragranza fresca e le sue proprietà organolettiche lo rendono un ingrediente utile ma controverso. Nel 2014, infatti, l’Unione Europea ha messo al bando le sigarette alla menta e dal 2020 questo divieto è effettivo.

In Italia, la legge vieta la vendita di sigarette con un aroma unico o “caratterizzante”. Per “aroma caratterizzante” si intende “un odore o sapore chiaramente distinguibile, diverso dal tabacco, dovuto ad un additivo o ad una combinazione di additivi, tra cui, ma non solo, frutta, spezie, erbe aromatiche, alcol, caramelle, mentolo o vaniglia, che è percepibile prima o durante il consumo del prodotto del tabacco”.

Poiché il mentolo o la menta possono produrre aromi caratterizzanti, il loro uso nelle sigarette è vietato. Non è vietato però nei prodotti del tabacco alternativi, come il tabacco riscaldato e i liquidi per sigarette elettroniche.

Quali sono le possibilità, quindi, per gli amanti delle sigarette al mentolo? Tra queste alternative alla sigaretta troviamo: stick al tabacco riscaldato mentolati, tabacco riscaldato al mentolo e tutte le tipologie di sigarette elettroniche con i loro liquidi e aromi.

Sigarette al mentolo: perché sono state vietate

L’Unione Europea si è espressa già nel 2014, con una direttiva che non lasciava margine ai dubbi sull’utilizzo delle sigarette alla menta. La Direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo e del Consiglio del 3 aprile 2014 sul tabacco pone nuove regole sulla commercializzazione e sulla diffusione di prodotti del tabacco contenenti aromi come mentolo, vaniglia, cannella e altri additivi che possano rendere le sigarette più invitanti e, potenzialmente, incentivarne il consumo. L’articolo 7, comma 14, della Direttiva 2014/40/UE parla chiaro: dal 20 maggio 2020 le sigarette mentolo sono state vietate. In Italia tale direttiva è stata recepita nel 2016 e, nonostante alcuni tentativi di altri stati membri, il divieto è valido in tutta l’Europa.

Come nascono e cosa sono le sigarette al mentolo

Le sigarette alla menta sono usate e commercializzate per quasi un secolo. Nascono in America, in Ohio, nel 1920 grazie all’intuizione di Lloyd “Spud” Hughes che, conservando le proprie normali sigarette di tabacco dentro un contenitore con cristalli di mentolo, si rese conto che l’aromatizzazione era piacevole. L’additivo isomero L-mentolo è usato in maniera sistematica già dal 1926 ed è estratto dalla pianta della menta piperita. Come può quello che sembra un innocuo aroma rappresentare la principale causa delle sigarette vietate in Italia?

Le sigarette alla menta fanno più male?

Una domanda da cui si può partire è: “come mai l’Unione Europea ha assunto questa rigida posizione nei confronti delle sigarette al mentolo? La risposta è semplice: le sigarette alla menta non sono inoffensive, per diversi motivi.

In primis, l’Unione Europea ha accolto uno delle più importanti preoccupazioni riguardo le sigarette al mentolo, cioè che un aroma possa facilitare l’iniziazione al consumo del tabacco. La gradevolezza della fragranza, inoltre, anche a causa di alcune sue proprietà antisettiche, antinfiammatorie e anestetiche, rende il mentolo particolarmente insidioso, causando un consumo maggiore e producendo l’illusione che la sigaretta non sia nociva, ma anzi stia compiendo un’azione positiva sul nostro organismo.
La Corte UE, chiamata a rispondere sulla legittimità della decisione, osserva anche che gli aromi come il mentolo (ma anche vaniglia, cannella e così via) possono camuffare l’asprezza del fumo del tabacco, favorendo in conclusione il tabagismo.
Sempre la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha difeso la decisione del legislatore UE proprio perché volta a diminuire la diffusione di prodotti che incrementano il tabagismo.

Uno studio italiano del 2015 riassume lo status quo della nostra conoscenza sulla dipendenza da tabacco aromatizzato. Le pubblicazioni scientifiche sembrano essere tutte concordi nel dimostrare che basti meno di un anno di utilizzo continuativo affinché una persona che fuma diventi affezionato utilizzatore delle sigarette al mentolo per tutta la sua vita. “Inoltre - citiamo dallo studio - il mentolo favorisce l’inizio della sperimentazione del tabacco, perpetua la dipendenza da tabacco e rende meno efficaci, in coloro che lo usano, i tentativi di disassuefazione dal tabagismo, aumentando di fatto il numero totale di fumatori”.

In sostanza, le sigarette aromatizzate, in particolare quelle con il mentolo, sono strumenti che facilitano la dipendenza dal fumo e rendono l’esperienza del fumare più piacevole e divertente, attraendo soprattutto i più giovani. Inoltre, chi fuma tabacco mentolato è portato ad inalare più profondamente il fumo e ci sono ormai evidenze di un’azione del mentolo sui recettori e sul metabolismo della nicotina, che finisce per potenziarne gli effetti.

Altro elemento è che, proprio a causa delle proprietà anestetiche, antinfiammatorie e antisettiche della menta piperita, alcuni sintomi del tabagismo possono venire ignorati più a lungo.

In conclusione si può affermare che sì, le sigarette al mentolo fanno più male delle tradizionali sigarette di tabacco.

Le sigarette al mentolo sono più dannose delle sigarette di tabacco normale?

Molti studi hanno lavorato per appurare un più alto tasso di malattie tumorali nonché di incidenza di malattie respiratorie strettamente correlate alla presenza o meno dell’aroma mentolo nelle sigarette. Appaiono però comunque necessari ulteriori studi.

“... Appaiono necessari ulteriori studi per evidenziare come il diverso modo di fumare in presenza di mentolo (in termini di quantità e qualità del fumo assorbito) possa incidere sull’introduzione di elementi tossici o carcinogenetici, fornendo maggiore completezza alla mappa di aumento del rischio nell’uso di sigarette mentolate, al fine di valutarne, tra l’altro, la tossicità, la capacità di indurre dipendenza e le proprietà cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione («proprietà CMR»), anche in forma combusta”.

Il divieto da parte dell’Unione Europea è legittimo?

Alcuni paesi membri dell’Unione Europea hanno messo seriamente in discussione la legittimità del provvedimento. In primis la Polonia, sostenuta anche dalla Romania. Il ricorso presentato dalla Repubblica di Polonia sosteneva che, al fine di accogliere correttamente la direttiva, si sarebbe dovuto fare un distinguo tra i prodotti di tabacco contenenti il mentolo da quelli con altro aroma caratterizzante. Per la Polonia, l’aroma di menta non eliminerebbe del tutto l’odore e il sapore del tabacco e non sarebbe allo stesso modo interessante per i più giovani.

La Corte di Giustizia dell’Unione Europea però, si è espressa nel 2016 respingendo il ricorso. Le sigarette alla menta fanno male e incentivano il tabagismo, sia nella sua adozione sia nella sua abitudine. È per questo motivo che le sigarette al mentolo sono vietate in tutta Europa, Italia compresa, a partire da maggio 2020. La stessa direttiva viene applicata a tutti i prodotti che contengono menta o altro aroma, quindi anche i filtri per sigarette al mentolo sono vietati.

Il bando del mentolo nelle sigarette funziona?

Di recente, alcuni studi hanno confermato che togliere dal commercio i prodotti al mentolo ha aiutato ad aumentare il numero di persone che hanno smesso di fumare, di ben il 7,3 per cento. Secondo uno studio canadese si stima che il bando negli USA porterebbe 1,33 milioni di fumatori a smettere. Un’indagine olandese ha osservato, invece, i cambiamenti successivi al bando europeo del 2020, registrando più propensione a smettere fra gli ex fumatori al mentolo rispetto ai fumatori in genere.

Alternative alle sigarette al mentolo? Ecco le migliori

Come dicevamo, il divieto degli aromi al mentolo in Europa riguarda sigarette e tabacco da rollare, non il tabacco riscaldato, né i liquidi per sigarette elettroniche.
Quali sono quindi le alternative possibili? Esistono opzioni meno dannose che possono fare al caso tuo. Per gli appassionati della menta, ci sono le sigarette elettroniche che possono rappresentare una valida alternativa alle sigarette al mentolo, anche nelle varianti con lo 0% di nicotina.
Gli aromi disponibili sono i più svariati: il mentolo è tra i più diffusi e amati, proprio grazie alla sua fragranza fresca e quasi pungente. Sono disponibili però anche i gusti fruttati, come il mango, la fragola e il cocco, o speziati come il ginger, la vaniglia e il caffè appena tostato. Gli aromi per le e-cig sono comodi anche perché è possibile sceglierne la concentrazione di nicotina. Per esempio, i myblu® Liquidpods offrono aromi con concentrazioni allo 0%, allo 0.8%, fino all’1.6% di nicotina.

Vantaggi degli aromi per la sigaretta elettronica

Oltre alle già citate differenze tra sigaretta elettronica e tradizionale, è utile soffermarsi anche sul motivo per cui gli aromi per e-cig sono più controllati rispetto a quelli aggiunti al tabacco tradizionale.

I Liquidpods per myblu® offrono non solo una gamma di aromi molto ampia e la possibilità di scegliere la gradazione di nicotina (di qualità farmaceutica) dallo 0% all’1,6%, ma sono composti di glicole propilenico (PG) e glicerina vegetale (VG), che sono alla base di ogni liquido per sigaretta elettronica e di moltissimi altri prodotti di consumo.

Un altro vantaggio consistente è rappresentato dal tipo di controlli, scrupolosi e accurati, dalle primissime fasi di produzione fino alla immissione sul mercato. L’obiettivo dei controlli non è solo quello, importantissimo, di garantire il prodotto dal punto di vista chimico, ma anche analizzare gli ingredienti in base ai principi tossicologici. Per questo risulta fondamentale scegliere un prodotto affidabile e sicuro. Per esempio, ricordiamo che le aziende produttrici di liquidi per e-cig devono seguire una serie di normative, sia italiane sia europee, al fine di mettere in vendita prodotti conformi e certificati. Quando si acquista un flacone di e-liquid bisognerà quindi controllare che sull’etichetta sia riportato il marchio CE.

Gusti alternativi al mentolo per chi ama le sigarette alla menta

L’aroma del mentolo è inconfondibile, ma perché limitarsi a un solo gusto? Gli aromi per sigaretta elettronica myblu® ti permettono di provare tanti gusti diversi, alcuni anche molto particolari.

L’aroma del mentolo è inconfondibile ma perché limitarsi a un solo gusto? Gli aromi per sigaretta elettronica ti permettono di provare tanti gusti diversi, alcuni anche molto particolari.

Se sei un amante del mentolo, adorerai la variante Intense con sali di nicotina, oppure potresti dirigerti verso aromi più dolci come Tobacco Vanilla. E per chi cerca una combinazione fresca e originale, c’è Blue Ice che unisce la freschezza del mentolo ad una nota aromatica di mirtillo.

La semplicità di utilizzo dei Liquidpods rappresenta uno dei principali vantaggi di myblu®. Ogni Liquidpod è già precaricato con l’aroma prescelto, basta inserirlo nel dispositivo connettendolo direttamente alla batteria. Un click segnalerà il corretto inserimento.