Prodotto destinato ai soli fumatori adulti. Prodotto contenente nicotina, sostanza che crea un’elevata dipendenza. Uso sconsigliato ai non fumatori.
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Tabacco Virginia: caratteristiche e curiosità

Tabacco Virginia

Il tabacco Virginia è una pianta di tabacco molto aromatica, chiamata anche tabacco Golden Virginia a causa delle sue foglie di color giallo chiaro. La varietà della pianta Nicotiana tabacum è caratterizzata da foglie che diventano verdi chiaro e giallastre quando sono pronte per essere colte. È inoltre tipica la sua forte componente zuccherina. Le foglie di tabacco Virginia, essiccate e trinciate, sono quindi una qualità molto amata da chi cerca una forte componente aromatica e dolciastra. Vengono utilizzate da secoli per realizzare sigari, sigarilli, sigarette e come tabacco da pipa. È molto diffusa nelle sigarette di tabacco dolci ma dalle note leggere. Tra le diverse varietà di piante di tabacco è anche una delle più economiche e coltivate in tutto il mondo. Scopriamone le principali caratteristiche.

Tabacco Virginia giallo: la storia della sua nascita

La storia di questa pianta di tabacco è antica. I primi esemplari furono importati dal Nuovo Mondo in Europa nella seconda metà del Cinquecento. La coltivazione della pianta di tabacco Virginia giallo, invece, sembrerebbe risalire all’inizio del 1800 in America. La sua introduzione sul mercato dovrebbe risalire circa alla metà dello stesso secolo. La storia della genesi della prima coltivazione di tabacco Virginia è molto curiosa. Si era già notato che un suolo poco fertile e sabbioso restituiva piante di tabacco deboli e gracili. Nel 1839 alcuni coltivatori della Carolina del Nord usarono del carbone già usato, e ancora caldo, come concime. Fu proprio questo stratagemma a favorire la nascita della prima varietà di tabacco Virginia. Si tratta di piante dalle foglie che ingialliscono più velocemente e molto aromatiche nonostante la coltivazione avvenga su un terreno ricco di sabbia.

Il successo delle piante così coltivate fu immediato. I coltivatori del Nord Carolina lo sfruttarono per creare una vera e propria azienda agricola dedicata alla produzione di questa specifica varietà di tabacco. La regione degli Appalachi, stretta tra il West Virginia e il Nord Carolina, tipicamente poco fertile e a tratti anche arida, divenne così il luogo ideale in cui coltivare il tabacco Virginia. Nella seconda metà dell’Ottocento, la produzione migliorò fino al 35% rispetto ai raccolti degli anni precedenti.

Tabacco Virginia giallo: le origini del nome

La regione degli Appalachi è quella zona montuosa tra il Virginia, il West Virginia e la Carolina del Nord. Fu la città di Danville a divenire uno dei più grandi centri di questa nuova varietà di tabacco. Il nome Virginia venne assunto proprio per omaggiare lo Stato in cui veniva prodotta, quasi al confine con la Carolina del Nord.

Tabacco Virginia: in Italia

Il tabacco Virginia arrivò in Italia qualche decennio dopo e divenne presto molto diffuso grazie alla moda lanciata dal principe Amedeo di Savoia. Il duca era infatti solito intingere i sigari Virginia nel liquore prima di fumarli. I sigaretti, i sigari e le sigarette Virginia divennero così presto famose in tutta la Penisola. Amedeo di Savoia, diventato poi Amedeo I re di Spagna, era un così grande estimatore di sigari Virginia da essere ritratto sulle scatole dei sigari.

Paesi produttori di Virginia nel mondo

Nel mondo i più grandi paesi che producono questa specifica tipologia di tabacco sono, negli Stati Uniti d’America, Virginia, Carolina del Nord, Carolina del Sud, Florida e Alabama. In America Latina le coltivazioni di tabacco Virginia sono diffuse specialmente in Brasile e in Argentina. Anche in Asia la produzione è molto gettonata, contando numerose aree di coltivazione in India, nelle Filippine, in Corea del Sud, in Thailandia, in Giappone e in Cina. In Europa la produzione è decisamente inferiore rispetto al resto del mondo. Tuttavia alcune coltivazioni sono presenti in nazioni dal clima temperato e generalmente molto soleggiati come Macedonia, Grecia e Italia.

Quali tipologie esistono di tabacco Virginia?

Esistono principalmente due tipi di tabacco Virginia più diffusi, amati e commercializzati.

  • Il primo è il più utilizzato e venduto in assoluto, è il Bright Virginia. È caratterizzato da un sapore zuccherino e delicato, dal colore chiaro e dalla forma sottile delle foglie. La pianta è generalmente di un color verde chiaro, che tende al giallo in alcune fasi produttive.

  • Il Dark Virginia, in passato molto utilizzato, ha ridotto sensibilmente il suo raggio d’azione. Questa varietà è caratterizzata da un colore scuro, da un sapore molto più forte e da foglie meno chiare.

Come coltivare Tabacco Virginia: clima, terreno, irrigazione

Gli appassionati del Tabacco Virginia potrebbero essere incuriositi dal tipo di coltivazione ad esso dedicato. La varietà di questa pianta di Nicotiana Tabacum può dare buoni risultati anche in Italia, ma bisogna ricordarsi le sue origini sub-tropicali. Il tabacco Virginia ha bisogno di una buona esposizione al sole e di temperature piuttosto elevate. Il periodo ideale per coltivare questa varietà di tabacco è quindi tra la primavera e l’estate. Le piantine vanno interrate e tenute a distanza di circa 80 o 90 cm l’una dall’altra. Le piante di tabacco richiedono molto nutrimento: utilizzare il fertilizzante diventa quindi fondamentale. Si può optare per un concime a lento rilascio utilizzato per pomodori e melanzane, che con il tabacco condividono la famiglia delle Solanacee. Chi sceglie di coltivare il tabacco Virginia dovrà proteggere le piante dalle precipitazioni, tenendo magari il vaso al coperto durante le piogge primaverili. È bene anche non esagerare con l’acqua: le irrigazioni devono essere date con parsimonia, solo quando il terreno risulta ormai asciutto.

Blend Virginia: un’alternativa al tabacco Virginia

Chi fuma sigarette con tabacco trinciato, potrebbe avere dimestichezza con il tabacco Virginia. Il Blend Virginia è una alternativa da prendere in considerazione. Questi tabacchi sono caratterizzati da una forte componente aromatica, decisa e a tratti pungente. Il colore è piuttosto chiaro, proprio perché provenienti dalle foglie gialle di questa particolare varietà.

L’aroma Tabacco Virginia nei liquidi per e-cig: cosa scegliere per chi svapa

Il tabacco Virginia ha una lunga storia che, come abbiamo visto, inizia nel Nuovo Mondo e approda in Europa e in Italia. Chi cerca il suo aroma particolare e inconfondibile non deve però necessariamente scegliere le sigarette tradizionali, la cui combustione è dannosa. Chi utilizza le sigarette elettroniche, infatti, troverà soddisfazione nell’adozione di liquidi aromatici per sigaretta elettronica al gusto di tabacco. Il dispositivo myblu®, per esempio, adotta i Liquidpods come cartucce di ricarica per il liquido aromatico. Tra i Liquidpods, sono disponibili alcune fragranze ideali per chi ama il tabacco Virginia. Il liquidpod al tabacco intenso è l’ideale per chi cerca un gusto classico di tabacco ricco e aromatico. Il liquidpod al tabacco è perfetto per chi va a caccia di un gusto sempreverde del tabacco. Quello tabacco Vanilla, invece, coniuga le note più aromatiche della pianta a quelle più dolci della vaniglia. Bourbon Caramel è un liquido aromatico per veri intenditori e che può incontrare i gusti di chi cerca il sapore del tabacco Virginia, con cui condivide la componente aromatica e rotonda. Al delicato aroma di Bourbon, infatti, si abbina il gusto più dolce e aromatico del caramello.

Il vantaggio dei Liquidpods myblu® è soprattutto nella semplicità di utilizzo. Ogni cartuccia è infatti già precaricata con l’aroma: infatti, ogni volta che si desidera cambiare il liquido, perché è finito o perché si vuole provare un nuovo aroma, è sufficiente inserire il Liquidpod con un semplice click. E il gioco è fatto.

Un altro vantaggio indiscusso dei Liquidpods è rappresentato dalle differenti gradazioni di nicotina. I liquidi sono infatti disponibili con percentuali di nicotina diverse che vanno da 1,6% allo 0,8% fino allo 0%. Questo aiuta coloro che hanno deciso di smettere di fumare a ridurre gradualmente l’assunzione di nicotina, riducendo i sintomi dell’astinenza.