Stick di tabacco aromatizzato vietati, divieto di vendita di tabacco aromatizzato, flavour ban… sono tutti termini che in questi ultimi mesi gli svapatori esperti hanno sentito spesso e stanno imparando a conoscere. Indicano un’unica cosa: l’UE ha vietato ufficialmente la vendita nei Paesi dell'Unione Europea dei prodotti aromatizzati a tabacco riscaldato. Lo ha annunciato la Commissione europea come deterrente per ridurre il consumo di tabacco e proteggere la salute pubblica. Le nuove regole sono diventate pienamente applicabili a partire dal 23 ottobre 2023 e gli Stati membri hanno otto mesi di tempo per recepire la direttiva nelle rispettive legislazioni nazionali, seguiti da un periodo di transizione di tre mesi. La normativa proibisce la vendita di prodotti di tabacco riscaldato con aromi quali mentolo, frutta o spezie.

In questo articolo parleremo nel dettaglio di questo “flavour ban”: risponderemo alle domande più frequenti sul tema, vedremo le alternative e affronteremo gli aspetti cruciali che i consumatori devono sapere. Ecco la nostra guida sul divieto UE in merito al tabacco aromatizzato riscaldato.

Stick di tabacco aromatizzato: cosa sono e da cosa sono composti gli aromi nel tabacco riscaldato

Gli stick di tabacco aromatizzato sono dispositivi elettronici che, diversamente dalle e-cig contengono foglie di tabacco e non liquido come nelle sigarette elettroniche. Lo stick di tabacco, inserito in un apposito bruciatore, viene scaldato ad alta temperatura (circa 350 °C rispetto ai 900 °C della classica sigaretta), ma non brucia direttamente. Al termine della fumata, lo stick di tabacco va gettato. I prodotti del tabacco riscaldato, o in inglese prodotti "Heat-not-Burn" (HNB), fanno esattamente ciò che suggerisce il loro nome:riscaldano il tabacco invece di bruciarlo. Si differenziano dalle sigarette elettroniche per il fatto che contengono tabacco e che non generano vapore, ma producono un aerosol che si può definire fumo. Ma da cosa sono composti gli aromi degli stick di tabacco? Gli aromi nel tabacco riscaldato sono composti da una varietà di sostanze chimiche aggiunte per modificare il sapore e l'odore del prodotto. Queste possono includere ingredienti naturali, come estratti di piante o oli essenziali, nonché composti sintetici creati per imitare specifici sapori o migliorare il gusto del tabacco.

Come orientarsi dopo il divieto di vendita di aromi nel tabacco riscaldato

Dopo l'entrata in vigore del divieto di vendita di stick di tabacco aromatizzato, i consumatori potrebbero sentirsi disorientati su come adeguarsi a questa nuova normativa. È fondamentale conoscere le alternative disponibili in commercio, come i prodotti di tabacco riscaldato non aromatizzati o le sigarette elettroniche – monouso e non monouso – che rimangono opzioni per chi cerca validi sostituti. Inoltre, è opportuno esplorare i metodi per ridurre la dipendenza dalla nicotina, come programmi di supporto o terapie sostitutive, offerti da molte strutture sanitarie.

I consumatori dovrebbero anche informarsi sulla legislazione specifica del proprio paese all'interno dell'UE, poiché potrebbero esserci ulteriori restrizioni o linee guida da seguire nei diversi paesi europei. Infine, è consigliabile restare aggiornati su eventuali sviluppi futuri della normativa, partecipando a forum di discussione o consultando siti istituzionali, per navigare consapevolmente in questo cambiamento. Adattarsi a queste nuove normative richiede un impegno attivo da parte dei consumatori, che sono incoraggiati a cercare informazioni affidabili e a considerare seriamente le alternative disponibili. L'obiettivo è orientarsi in questo periodo di transizione con consapevolezza, contribuendo alla costruzione di una comunità più informata e salutare. Fermo restando che l’allontanamento da ogni forma di dipendenza da tabacco rimane la più indicata, le e-cig sono una valida alternativa per chi vuole smettere di fumare: l’assenza di combustione, infatti, permette di utilizzare un liquido al cui interno non sono presenti le sostanze dannose tipiche delle sigarette tradizionali come catrame, idrocarburi policiclici aromatici e altre sostanze tossiche. Inoltre, chi utilizza le sigarette elettroniche raramente manifesta disturbi da astinenza da tabacco, come ansia, irritazione, fame e insonnia.

Perché è stato introdotto questo divieto sugli aromi per tabacco riscaldato?

Il divieto è stato introdotto per diminuire l'attrattiva di questi prodotti per un obiettivo più ampio: conformarsi alle strategie di regolamentazione del tabacco dell'UE, puntando a ridurre il tasso di consumo di tabacco al di sotto del 5% entro il 2040. Questa misura si inserisce in un contesto di iniziative preventive dell’UE, volto non solo a limitare l'esposizione a sostanze nocive, ma anche a disincentivare l'inizio del fumo tra i giovani. L'obiettivo ultimo è costruire una società più salutare, riducendo progressivamente la dipendenza da nicotina e i danni associati al consumo di tabacco.

Tabacco riscaldato e sigarette elettroniche: qual è la differenza?

Il tabacco riscaldato e le sigarette elettroniche rappresentano due alternative al fumo tradizionale, differenziandosi principalmente per il metodo di erogazione della nicotina: il primo riscalda le foglie di tabacco senza bruciarle, riducendo la produzione di sostanze nocive, mentre il secondo vaporizza un liquido contenente nicotina. Queste tecnologie mirano ad offrire esperienze di fumo meno dannose della classica sigaretta tradizionale che viene fumata innescando un processo di combustione. Entrambe le soluzioni – tabacco riscaldato e sigarette elettroniche - sono state sviluppate per soddisfare il bisogno di nicotina minimizzando l'esposizione alle sostanze cancerogene tipici del fumo tradizionale.

Flavor ban: le alternative al tabacco riscaldato aromatizzato

Per coloro che sono scoraggiati dalla perdita degli aromi nel tabacco riscaldato, blu offre la possibilità di scoprire un variegato mondo di aromi con le sue e-cig monouso e non, con liquidi fruttati, tabaccosi, mentolati, cremosi o speziati. Blu, infatti, offre due tipologie di dispositivi per svapare: blu bar (dispositivo monouso - usa e getta) e blu 2.0 (ricaricabile). Entrambe le soluzioni offrono un’esperienza di vaping con diverse gradazioni di nicotina per soddisfare ogni necessità. Il divieto UE non riguarda quindi le sigarette elettroniche, per questo i prodotti aromatizzati come blu bar o blu 2.0 continueranno ad essere disponibili sul mercato. Per esempio, le nostre e-cig blu 2.0 offrono moltissimi liquidi dai sapori più variegati, una batteria più potente che dura tutto il giorno, un design ergonomico e il 25% di liquido in più. Inoltre, i liquidpods sono disponibili in due livelli di nicotina: 9mg/ml e 18mg/ml.

Invece i dispositivi monouso blu bar sono sigarette elettroniche usa e getta, perfette per chi cerca praticità perché sono già caricate con il liquido prescelto che dura fino a 600 puff. E quando è tempo di cambiare la sigaretta elettronica monouso, il LED si spegnerà, ricordandoti di procedere con un corretto smaltimento. Anche qui si possono trovare tantissimi gusti a disposizione, tra aromi fruttati, dolci o più freschi. Tra questi, Blu bar Strawberry Ice, al sapore di fragole, Blu bar Watermelon Ice, che unisce il gusto dell'anguria a una nota glaciale, oppure Blu bar Peach Ice, che unisce il sapore della pesca a una freschezza inaspettata.

Le sigarette elettroniche blu 2.0 e blu bar riscaldano un liquido contenente nicotina e altri ingredienti, senza utilizzare foglie di tabacco. Più precisamente gli e-liquids contengono glicole propilenico (PG), glicerolo vegetale (VG), aromi e - non sempre - nicotina. Le percentuali di glicerolo vegetale e di glicole propilenico in un liquido ne determinano, una volta vaporizzato, il livello di fumosità e la sua intensità aromatica. Le sigarette elettroniche possono essere, quindi, una valida alternativa al tabacco riscaldato e ai suoi aromi vietati. In sostanza le e-cig sono opzioni ideali per chi vuole esplorare l’esperienza del vaping aromatizzato e si sente orfano del tabacco riscaldato.